martedì 12 gennaio 2016

La piadina

Potevo anche chiamarla la piadina EDO...ma poi sarebbe stato referenziale alla persona sbagliata. Perchè la ricetta non è di EDO, ristorante in cui viene proposta, ma è di Serena, la mamma del mio amico Enrico, che mi ha fatto sentire una azdora per una domenica pomeriggio. Ve lo dico subito...non è certo la ricetta più leggera che troverete sul blog. Ma il risultato è garantito. Una piada tenera, fragrante e bella saporita. Come tutti i piatti romagnoli dei resto.



Ingredienti:
  • 1 kg di farina tipo "0"
  • 200 gr di strutto;
  • 500 ml di latte parzialmente scremato;
  • 2 bustine di lievito istantaneo per torte salate;
  • 1 cucchiaio raso di sale;
Impastare la farina con lo strutto in una ciotola ampia. Una insalatiera andrà benissimo. Intiepidite leggermente metà del latte e scioglieteci all'interno il lievito. Aggiungete poco alla volta e continuando ad impastare il latte tiepido. Una volta aggiunto tutto il latte tiepido, cominciate con quello freddo. Non è necessario aggiungerlo tutto se capite che l'impasto è già adeguatamente morbido ed elastico. Lasciate riposare l’impasto per 20-30 minuti nel forno con solo la lucina accesa e coperto da un canovaccio. Dividete l'impasto in tante palline da 150 gr l'una. Con questa dose potrete fare almeno una 10ina di piade, quindi, se volete potete anche congelare qualche pallina e scongelarla all'occorrenza. Stendete la vostra piada fino a raggiungere uno spessore di 1 cm. Cuocetela su un testo molto carlo bucherellando di tanto in tanto quando si formano le bolle e girandola ogni tanto. Verrà una piada molto fragrante e friabile, che volendo potete anche riscaldare una volta cotta e poi raffreddata.


La canzone abbinata è davvero perfetta!!! Quando la ascoltavo da piccolo non conoscevo nemmeno il sapore della piadina romagnola. Oggi invece vorrei davvero considerare l'idea di "esportarla".



Samule Bersani - Coccodrilli

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